In soli cinque mesi 105mila euro in più
Il presidente della Regione Lombardia è tornato ad annunciare l’intenzione di cancellare i ticket sanitari regionali. Intanto, però, la prima manovra 2014 di Maroni sui ticket farmaceutici, si sta dimostrando un autentico un autentico flop.
A suo tempo Maroni spiegò che la Regione avrebbe investito 40 milioni di euro per cancellare i ticket farmaceutici a 800 mila lombardi. “Zero Ticket”, annunciavano grandi manifesti in tutte le città lombarde – costo 200.000 euro pagati coi nostri soldi.
Alla luce dei dati ufficiali, da aprile ad agosto l’ammontare dei ticket pagati dai lombardi non solo non è diminuito, ma è addirittura cresciuto.
In cinque mesi i lombardi hanno pagato circa 2 milioni di euro in più rispetto agli stessi mesi dello scorso anno (+1,87%).
Sempre nello stesso periodo, rispetto allo scorso anno, i residenti in provincia di Cremona hanno pagato in ticket sui farmaci 105 mila euro in più rispetto al 2013.
E se i cittadini hanno pagato di più, la Regione ha invece risparmiato, 25 milioni di euro, grazie soprattutto alla maggior diffusione dei farmaci generici.
Sul taglio dei ticket Maroni aveva puntato molto in campagna elettorale e anche ora non passa giorno senza che ne prometta l’abolizione.
È evidente che il taglio fatto dalla giunta è stato solo uno spot pubblicitario.
A fronte di un esiguo numero di anziani che non pagano più il ticket sui farmaci, la gran parte dei lombardi continua a pagare il superticket più costoso d’Italia.
I conti non tornano. È ora di tagliare veramente, non solo i ticket farmaceutici ma soprattutto il superticket su visite ed esami. Le risorse ci sono.
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