Giovedì 5 maggio si è riunito il Tavolo territoriale sulla Paullese a Palazzo Lombardia, a Milano, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti istituzionali di Cremona, Lodi e città metropolitana di Milano. Presente il consigliere regionale del PD Agostino Alloni. “Finalmente è stato riconvocato il tavolo. Avevamo fatto richiesta un anno fa in occasione dell’assestamento di bilancio ma come si suol dire meglio tardi che mai – dichiara il consigliere –. Diversi i temi affrontati e si è fatta regia sui prossimi passaggi istituzionali. Tutto questo – sottolinea – davanti al sedia vuota dell’assessore Sorte il quale convoca la riunione e poi non si presenta”.
Dalla riunione è emerso che mancano 15 milioni di euro per completare i terminare i lavori della Paullese. Per il tratto milanese le risorse ci sono ma sono in ritardo i lavori. “Nonostante siano andati già andati a gara – spiega Alloni – serve una riapprovazione del progetto da parte del CIPE perché sono trascorsi più di sette anni e quindi sono decaduti i tempi di validità dell’OK ministeriale. Per quanto concerne il ponte di Spino d’Adda, la cui pianificazione è stata affidata alla provincia di Cremona, il progetto è pronto a fine mese ma risulta mancante di circa 1,5 milioni di euro su un totale di 16,5. Per sopperire al problema tecnico della mancata realizzazione della pista ciclabile e dell’impossibilità di attraversamento dei mezzi agricoli – aggiunge – è stato recuperato il vecchio ponte asburgico. Questa modifica progettuale però ha comportato un aumento del 10% della spesa che va necessariamente reperita”.
Il consigliere Alloni si augura che “il tavolo territoriale venga convocato periodicamente e non una tantum così da poter verificare che le azioni decise vadano avanti. Ho proposto che la prossima riunione avvenga alla presenza del Governo e del ministro Delrio così da poter concordare la reperibilità delle risorse mancanti, ma non solo. Fondamentale sarà in questa fase discutere della Paullese non solo in termini viabilistici ma anche del prolungamento della metropolitana gialla da San Donato. E’ impensabile non percorrere la strada del trasporto sostenibile”, conclude.
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