Mense scolastiche. Alloni (PD): “Per maggioranza e M5S il pasto a scuola non è un momento educativo”

“La maggioranza che governa Regione Lombardia si allea con i cinquestelle e disconosce il servizio di ristorazione scolastica come momento di crescita educativa”, lo dice Agostino Alloni, consigliere regionale del Pd, dopo il voto di questa mattina sulle mozioni sulla questione del pagamento delle rette delle mense scolastiche, sollevato in questi giorni dal caso Corsico. “Come Pd abbiamo presentato un’interrogazione a risposta immediata in cui chiedevamo che la Regione ci spiegasse come intende attivarsi per far pagare chi è realmente moroso e tutelare, invece, il diritto alla mensa, che rientra nel più ampio diritto allo studio, di chi non può davvero pagare il servizio”.

La risposta non si è fatta attendere, dice Alloni: “Pur riconoscendo che questi diritti esistono e assicurando, per voce dell’assessore all’Istruzione Aprea, che Regione farà la sua parte, Giunta e maggioranza hanno bocciato la mozione del Patto civico in cui si chiedeva di non discriminare i bambini, soprattutto platealmente, di fronte agli altri compagni, e approvato l’insensata mozione del M5s che suggerisce di lasciare libera scelta a coloro che il pranzo se lo vogliono portare da casa, togliendo di fatto ogni responsabilità all’istituzione pubblica”.

E se Corsico è solo uno dei tanti casi, “ecco perché bisogna trovare una soluzione generale al problema”, ribadisce Alloni, il Pd ha anche suggerito di ricorrere “a tutti i mezzi possibili per riscuotere il dovuto da quelle famiglie che possono permetterselo, ma non lo hanno fatto. E i sistemi ci sono, come sanno quanti di noi hanno fatto gli amministratori e come dimostra l’operato di molte altre amministrazioni comunali. Ma è inaccettabile il ricatto morale nei confronti dei bambini e delle bambine, soprattutto in un momento in cui esercitano il loro diritto allo studio, dentro il quale c’è anche la refezione scolastica intesa come momento educativo”.

I motivi del no alla mozione cinquestelle sono, dunque, chiari per Alloni: “Dal nostro punto di vista è un valore garantire a scuola quello che per alcuni bambini è l’unico pasto della giornata. Mentre lasciare una finta libera scelta, che vuol dire solo lavarsi le mani di un problema sociale ben più grave e che coinvolge, loro malgrado, i più piccoli, significa non essere rispettosi dei più fragili”.


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