Quattro pilastri sostengono l’edificio della legge di stabilità: il lavoro, gli investimenti, il contrasto alla povertà e la revisione della spesa.
Almeno 27 miliardi sono le risorse impiegate per scrollarci di dosso l’eredità del passato (17 miliardi di clausole di salvaguardia), sostenere il lavoro attraverso il prolungamento della decontribuzione e la detassazione del lavoro autonomo, premiare gli investimenti con il super ammortamento e permettere ai Comuni di spendere le proprie risorse, potenziare la lotta alla povertà assoluta con uno strumento strutturale.
Sono risorse che continuano a provenire, in parte consistente, da quell’attività ordinaria di revisione e riduzione della spesa pubblica. Sono pilastri solidi che sostengono un tetto comune: la fiducia. La fiducia che sappiamo mantenere le promesse, come la cancellazione della Tasi prima casa, la consapevolezza che saremo un Paese che paga meno tasse e dà più sostegno a chi lavora e produce, la fiducia nella capacità degli italiani di riportare l’Italia in linea con le sue ambizioni. Questo è l’edificio della stabilità, non solo robusto ma equilibrato.
Di seguito il documento preparato dalla deputata cremasca del PD Cinzia Fontana con la sintesi sui provvedimenti più importanti: Legge Stabilità 2016
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