Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato rieletto a larghissima maggioranza per un secondo mandato come Capo dello Stato. Un grande e doveroso ringraziamento per la disponibilità ad accettare il nuovo mandato è stata espressa da tutti gli esponenti del Partito Democratico, a partire dal segretario nazionale Enrico Letta che ha così rivendicato il risultato finale: “La rielezione di Mattarella è stata la migliore delle soluzioni possibili, al punto in cui si era giunti, per garantire la stabilità del Paese e l’azione di governo. La saldezza e l’unità del Partito Democratico sono state poste al servizio della Repubblica e delle istituzioni per arrivare ad un esito positivo del difficile passaggio di questa elezione“.
Luciano Pizzetti, deputato PD cremonese e componente dell’assemblea dei “grandi elettori”, ha così commentato l’esito della votazione: “Noi possiamo gioire per Sergio Mattarella, l’uomo straordinario che ha fatto da rete di protezione dell’Italia preservandola dal fallimento della politica. È stato costretto a restare contro la sua volontà, si è indebolito il Presidente del Consiglio, si è inutilmente umiliata la Presidente del Senato, si sono sbeffeggiati eccellenti funzionari dello Stato, si sono usate e strumentalizzate donne di valore. Un capolavoro di stupidità politica che ha un responsabile principale, oltre ogni ragionevole dubbio. Matteo Salvini, inventatosi king maker senza merito e senza sostanza. Soprattutto senza titolo. Ha portato a spasso il Parlamento per giorni, cambiando candidato più volte al giorno. Facendo danni alle istituzioni, alla buona politica e travolgendo il centrodestra. Purtroppo Giuseppe Conte in qualche occasione gli ha dato una mano”.
“Ora occorre guardare oltre – prosegue Pizzetti – facendo tesoro di quanto accaduto per recuperare credibilità e la fiducia dei cittadini, messe a dura prova. Mi auguro che il governo possa proseguire il suo cammino senza più scossoni e non ulteriormente strattonato nell’imminente campagna elettorale. E spero che si comprenda l’assoluta necessità di riforme istituzionali e di funzionamento del sistema politico che contempli la rifondazione dei partiti. Perché è chiaro che in questa prova il centrodestra si è dissolto e il centrosinistra non è nato. Sono grato, oltre che a Mattarella e a Draghi, a Enrico Letta per la costanza, la pacatezza, la determinazione, la trasparenza con cui ha contribuito a tenere la barra dritta sull’Italia, concorrendo ad evitare un forte rischio di deragliamento, anche evitando candidature del tutto inadeguate al prestigio del Colle.”
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